domenica 5 gennaio 2014

L'ultima maratona dell'anno

Abbiamo festeggiato la fine e l’inizio dell’anno in una terra che fa dell’accoglienza una sua peculiarità: l’Emilia-Romagna. Paolo ha voluto chiudere il 2013 correndo la sua 17° fatica podistica dell'anno a Calderara di Reno, a pochi chilometri da Bologna, dove viene organizzata la maratona di San Silvestro.

Siamo stati invogliati nella scelta anche per via del cenone di capodanno, organizzato dalla stessa società sportiva di Calderara-Lippo che ha curato la maratona. Ci piaceva chiudere l’anno insieme alla grande famiglia dei podisti per avere più tempo per stare con gli amici corridori, dato che il più delle volte gli incontri sono letteralmente “sempre di corsa”!

Dunque questo appuntamento ha avuto una doppia valenza: per scambiare quattro chiacchiere e, perché no, ritrovarci in semplicità, per il piacere di stare insieme, per il gusto di condividere la stessa passione.

Come ci auguravamo è stata una bella esperienza. Già dalla mattina del 31, il ritrovarsi  al punto di partenza è stato come un appuntamento tra amici. Chi salutava da una parte, chi chiamava dall’altra. I partecipanti non erano molti e il ritrovarsi è stato più semplice, una gara a dimensione umana mi verrebbe da dire. D’altronde questo è il bello delle piccole maratone, si riesce ad interaggire più facilmente, a volte ad approfondire amicizie nate per caso.

Dato che la gara si svolgeva su un circuito di 5 Km, i saluti e le chiacchiere si sono protratte per tutto il tempo della gara: sia per chi correva, sia per chi seguiva la gara a bordo strada, come me, in compagnia di altre compagne o familiari. Alle 9.30 la temperatura era ancora bassa, i campi erano ricoperti di brina, e vedere tanti atleti in calzoncini e canotta faceva un certo effetto. Questa scena è una di quelle che fanno pensare a chi sta fuori questo mondo di trovarsi davanti a dei folli! Ma chi glielo fa fare? È quello che viene spontaneo pensare.

A colorare il gruppo ci hanno pensato delle “babbine” (da leggere: ragazze vestite da Babbo Natale), con i loro vestitini rossi, e altri personaggi vestiti in modo stravagante. Sono state una vera nota di colore e di sorriso.

Per fortuna in mattinata è arrivato il sole a scaldare e colorare la giornata con un bel cielo azzurro. Se non era per l’aria fredda la giornata sarebbe stata perfetta. Per chi correva e per chi seguiva come me, si è gustata la competizione a bordo strada catturando con la fotocamera la determinazione e l'entusiasmo dei corridori.

La sera prima, il 30, al nostro arrivo, abbiamo avuto modo di vedere e intrattenerci con chi come noi aveva deciso di arrivare in anticipo. Vecchie conoscenze e persone che non vedevamo da tempo. È stato piacevole ritrovarsi senza lesinare sul tempo. Abbiamo trovato Enzo, arrivato col suo furgone e già sistemato col suo materassino nella palestra. Subito dopo è arrivato Sidy con parte della sua famiglia, la moglie e l’ultimo figliolo. Questo atleta dalle gambe lunghe lo abbiamo conosciuto a Terni, alla maratona di San Valentino, ed aveva un sogno: correre tante maratone quante sono le settimane in un anno. Da allora lo abbiamo seguito a distanza, tramite il suo sito web, nelle sue innumerevoli maratone in ogni parte del mondo. Anche a Firenze l’ho visto passare sotto il Duomo e gli ho scattato delle foto, ma non c’è stato tempo e modo di avvicinarlo.

Qui, finalmente, lo raggiungiamo ed è come ritrovare un vecchio amico. Ci salutiamo e fra le altre cose ci comunica che è riuscito a fare 47 maratone durante il 2013, in ogni parte del mondo, un vero record! Un sogno realizzato ma non finito, ha ancora tanta voglia di correre, tanta strada da fare.

Più conosco questo “mondo” più certi numeri mi sono familiari. Come Sidy, altri amici hanno raggiunto cifre ragguardevoli, scommesse vinte con se stessi, traguardi raggiunti  che suscitano in me una vera ammirazione per la determinazione e la costanza con cui affrontano questa disciplina.

Con questa maratona di San Silvestro in un certo senso tutti stanno tirando le somme delle corse effettuate durante l’anno e Sidy non è rimasto l’unico con cui congratularsi.

C’è stato anche chi ha deciso di correre questa gara non per chiudere una lunga lista ma per iniziarla! Mi riferisco ad un giovane della provincia di Milano: Max. Ha deciso di debuttare, con la sua prima maratona, qui a Calderara, e Anna, sua moglie, lo ha seguito portando con sé una ventata di freschezza e simpatia che ha contaggiato tutti.

Appena conosciuti, non è stato difficile entrare in empatia con loro. Noi mogli al seguito abbiamo trascorso il tempo a parlare e percorrere il circuito passeggiando. Cinque ore sono bastate per raccontarci e vedere germogliare il seme di una nuova amicizia. Il destino è stato generoso nel far incrociare le nostre strade, ma il tempo e la distanza in questi casi giocano a sfavore per futuri incontri. Ci auguriamo di non perderci di vista, ci piacerebbe conoscere l’evoluzione podistica di Max per condividere i suoi successi. Comunque vadano le cose, è sempre una ricchezza conoscere delle belle persone e avere la speranza che forse un giorno le nostre strade possano tornare ad incrociarsi.

Nel pomeriggio prima del cenone avevo deciso di andare a messa per il Te Deum. Paolo vedeva l’idea irrealizzabile, dato che stavamo in un posto distante dal centro abitato. Ci siamo incamminati trascinando appresso il pessimismo di Paolo come un blocco di ghiaccio che si è sciolto solo quando ci siamo trovati davanti il portone della chiesa.

Non c’era tanta gente in chiesa, non quanto immaginavo. Però abbiamo trovato un’altra coppia che conoscevamo: Alberto di Trieste e Serena, con la sua fedele cagnolina. Per nostra fortuna dopo la cerimonia religiosa ci hanno offerto un passaggio in macchina, altrimenti non avremmo fatto in tempo a prepararci per la festa: Santa Provvidenza!

Ecco, finalmente siamo pronti, le note di un’orchestrina ci arrivavano già all’entrata dell’albergo. Molti erano già arrivati, molti altri arrivarono dopo di noi. I maratoneti e le famiglie sono stati sistemati nella stessa tavolata. All’inizio, a dire il vero, il volume molto alto della musica non ci permetteva di parlare agevolmente tra noi. Poi però la serata è riuscita molto bene, tra balli, canti e una buona cucina emiliano-romagnola. Siamo rimasti veramente soddisfatti.

Ci siamo congedati quando la stanchezza ha iniziato a prevalere sul divertimento. Nel salutarci ci siamo dati appuntamento con ognuno dei nostri amici maratoneti alla prossima occasione. Per molti sarà a Crevalcore, il 6 gennaio. Quest’anno sarà per noi, però, impossibile partecipare. Con molti ci vedremo a Terni, alla maratona di San Valentino.

Un buon anno ricco di soddisfazione e un arrivederci a tutti. A Enzo, a Sidy, a Max e Anna, ad Alberto e Serena, a Vito Ancora, a Morelli, a Paolo Gino, a Paolo di Ravenna, a Graziano, a Silvana, a Maria Teresa, a Nino, a Laura e consorte, a Lorenzo Gemma, a Fernando e Paola, ad Isabella, a Santo Borella, ad Aligi, a Francesco Capeci, a Massimo, a Domenico, a Marina, a Gianpaolo Cera, a Teodoro, a Ilaria, a Chiara, e a tutti coloro che conosco soltanto di vista senza sapere il nome, a tutti dunque l’augurio di correre tanto quanto lo desiderano!

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Ancora un grazie a Pupetta e a Paolo per averci accolto nel mondo dei maratoneti. Questa è stato il battesimo anche per la moglie di un nuovo maratoneta che ha voluto correre la sua prima all'ultimo! Buona strada a tutti. Anna

Cinzia ha detto...

Ciao Pupetta,

sono Cinzia, ci siamo viste a Calderara e ti ho riconosciuta, un po' perchè leggo il tuo blog e un po' perchè avevi l'inconfondibile macchina fotografica pronta ad immortalare immagini della corsa, persone, paesaggi.
Sono una delle babbe natale di Calderara ... delle befane di Crevalcore, delle ballerine tricolori di Reggio Emilia.
Per me, come credo per tanti altri, la corsa ha soprattutto un valore di aggregazione, di espressione di gioia e libertà, anche se il mio fisico mi manda segnali di dolore ogni volta, ma evidentemente è maggiore la gratificazione del ritrovarsi insieme, con il gruppo di cui faccio parte e con tutto il popolo della corsa.
Mi piace organizzare "costumi a tema" quando possibile e in questo trascino le mie compagne di corsa che, a dire il vero, si fanno trascinare volentieri!

Ti volevo chiedere se c'è la possibilità di scaricare alcune foto dal tuo blog, anche pagando, perchè quelle che ci hai fatto a Calderara sono davvero bellissime!

Ti volevo anche fare i complimenti per come scrivi, mi piace molto leggere i tuoi resoconti e ovviamente scorrere le tue foto.
E' bello vedersi con occhi esterni, attraverso le parole e le immagini.

Grazie,

un caro saluto,

cinzia

Pupetta ha detto...

Salve Cinzia, mi ha fatto piacere leggere le tue parole. Fai parte di un "mondo" che ammiro e che ho imparato a conoscere tramite mio marito, nelle varie occasioni in cui si trova a correre. Le foto che io scatto durante queste trasferte mi permettono di dilettarmi in una mia passione, che è appunto quella della fotografia. Questo blog è nato anche per diffondere il vasto materiale fotografico che ritrovo nella mia fotocamera al ritorno da ogni viaggio, per permettere a chi desidera, come te, di prendere le immagini che vuole, liberamente. Quindi sentiti libera di scaricare le foto che vuoi. :-)

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